APPROFONDIMENTO 2 - Chiesa di San Rocco

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All'interno della Chiesa di San Rocco, in cui il visitatore può ammirare l’affresco dell’anonimo marchigiano risalente al 1487 che raffigura la Madonna in trono col Bambino tra i Santi Rocco e Sebastiano, sapientemente restaurato nel corso del 2021, in cui possiamo ammirare ancora il forte legame con l’arte pittorica del ‘300 riminese e dunque alla dimensione culturale bizantina di questo ultimo lembo di Romagna. L’opera mostra un uso ancora debole della prospettiva, le dimensioni delle figure sono dettate da leggi gerarchiche di devozione, con i Santi Rocco e Sebastiano composti e suadenti nelle loro pose. Il dipinto venne staccato dal muro nel 1987 e rivelando durante il restauro i colpi dello scalpello messi a segno per farvi aderire lo strato di intonaco sul quale venne realizzato un successivo affresco eseguito attorno al 1520-1525 dal Girolamo Marchesi da Cotignola, per festeggiare la fine della peste, che dal 1519 al 1524 colpì l’intera valle del Conca; i due affreschi raffigurano gli stessi soggetti ma con la posizione invertita dei Santi. Significativo è il distacco di stile fra i due, che seppur realizzati in tempi strettamente successivi (1487 e 1520 circa), si rende evidente l’evoluzione artistica apportata dall’insegnamento di Raffaello e che produce nell’affresco del Girolamo Marchesi da Cotignola un maggior risalto e una maggior scenograficità grazie all’uso più cosciente della prospettiva. 

                                            

Fra loro la splendida tela di Guido Cagnacci, maestro romagnolo della seduzione e uno dei protagonisti del ‘600 pittorico italiano, che eseguì l’opera nel suo periodo giovanile (circa 1620) raffigurando la Madonna col Bambino adorata dai Santi Sebastiano, Rocco e Giacinto; nell’opera un San Sebastiano femmineo per le fattezze, la posa e lo splendore della carne, contraddice in modo eclatante lo stereotipo dell’iconografia mistica. La tela del Cagnacci fu donata dall’antica illustre famiglia Vermigli per devozione verso San Giacinto, protettore delle gestanti e partorienti, per ringraziarlo del buon esito della gravidanza della moglie Griselda in età avanzata ed esposta al rischio di morte per parto.

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