INAUGURAZIONE SALA CLEMENTINA DELLA GROTTA AZZURRA

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22/11/2022

Restaurata attraverso il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale tipo di operazione: Misura 19 "Sostegno allo sviluppo locale Leader - Sottomisura: 19.2.01 - Operazione 7.4.02 "Strutture per servizi pubblici"

L’intervento reso possibile dalla Regione Emilia Romagna con la collaborazione del GAL Valli Marecchia e Conca che hanno intercettato e reso fruibile il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale tipo di operazione: Misura 19 "Sostegno allo sviluppo locale Leader - Sottomisura: 19.2.01 - Operazione 7.4.02 "Strutture per servizi pubblici" (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32014R0808), ha realizzato il recupero del piano seminterrato della Palazzo Municipale di Montegridolfo, ovvero della sala clementina nota anche con il nome di grotta azzurra, che è parte delle fondamenta sulle quali poggia il Palazzo Comunale.

In origine la grotta era alta nel centro poco più di due metri, e si presentava senza pavimentazione e senza finestre perché veniva usata come ghiacciaia per conservare derrate alimentari deperibili; in inverno veniva distesa della neve su uno strato di paglia per mantenere una bassa temperatura fino a tutto l’estate successivo. Poi, negli anni ’30 del secolo scorso, i residenti diedero mano a pale, vanghe e carriole. Abbassarono il livello di un paio di metri e vi aprirono tre finestre, cosicché ne ricavarono una sala che poteva servire come luogo di ritrovo, specialmente nei mesi invernali. Ma, un salto in avanti verso un luogo di svago lo fecero gli inglesi nel 1944 quando utilizzarono il luogo come sala per proiezioni cinematografiche e come teatro per spettacoli canori e non, riservati ai militari. Alcuni anni dopo, partiti gli inglesi, la sala fu resa più accogliente aggiungendo il pavimento e dipingendo il soffitto di azzurro, fatto quest’ultimo che le valse in nome di Grotta Azzurra”. Fino ai primi anni ’50 fu una apprezzata sala da ballo: vi si ballava tutte le domeniche di carnevale e si tenevano i “veglioni”; all’ingresso c’era una specie di piccolo bar, detto e’ bitulëin, dove, con un gesto allora ritenuto molto fine, si poteva offrire alle ragazze una “anisetta”, un liquore aromatico, delicato e poco alcolico. Poi i ballerini si indirizzarono verso le sale di Mondaino e di Trebbio che offrivano  servizi migliori.
Durante i successivi lavori di restauro è stato eliminato l’intonaco azzurro del soffitto riportando alla luce i mattoni a vista della volta. Ma il nome di “Grotta Azzurra” persiste tutt’ora.

Descrizione dell’Intervento realizzato:
L’intervento è consistito nella demolizione del pavimento esistente del piano seminterrato e nella creazione di un vespaio per impedire la risalita dell’umidità, posando in opera un sistema di riscaldamento a pavimento, realizzando nuovi intonaci idrofughi,e tinteggiando infine la sala con pitture traspiranti ; il tutto per rendere più salubre l’intera sala consiliare.
Allo scopo di migliorare la visione di insieme, si è provveduto a sostituire l'intero pavimento con mattonelle in cotto toscano di taglio artigianale, posate sia nella sala sia nel disimpegno di ingresso ricalcando il ritmo compositivo dettato dalle volte malatestiane. 

L'inaugurazione della Sala avverrà in occasione della premiazione al Concorso “Il Novello dell’Emilia Romagna “ -  XXVII Edizione, prevista per il prossimo 11 discembre 2022, presso, appunto la restaurata Sala clementina della Grotta Azzurra.

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